Centri di Ricerca del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli:
COSME - Centro Osservatorio sul Mezzogiorno d'Europa
RESPONSABILE SCIENTIFICO/COORDINATORE:
Prof. Giuseppe CIRILLO
PIATTAFORMA DIGITALE ARCHIVI STORICI
Il COSME (Centro-Osservatorio sul Mezzogiorno d'Europa), è un centro interdipartimentale di ricerca dell'Università della Campania L. Vanvitelli, a cui aderiscono i dipartimenti di Scienze Politiche, Economia, Lettere-Beni Culturali, Ingegneria. Il Direttore del COSME è il prof. Giuseppe Cirillo, indicato da un comitato tecnico composto da rappresentanti dei quattro dipartimenti (con nomina avvenuta con d.r. n. 814 del 02-12-2016).
Al gruppo di ricerca che fa capo al COSME collaborano, dopo la stipula di diverse convenzioni, alcune Università italiane ed europee: la Sorbona-Parigi 1, l’Università di Magonza, l'autonoma di Madrid, diverse Direzioni generali ed altri istituti centrali sia del MIBACT italiano sia degli equivalenti Ministeri dei Beni Culturali francesi e spagnoli.
Gli obiettivi del COSME sono:
- la ricerca scientifica italiana ed europea rivolta alla valorizzazione ed allo studio dei grandi archivi e biblioteche storiche;
- la costruzione di laboratori per la sperimentazione di prototipi, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per la digitalizzazione e messa in rete di grandi archivi e biblioteche europee;
- la partecipazione a progetti competitivi su fondi regionali, nazionali ed europei;
- la formazione di studiosi che operano nel settore dei beni culturali italiani ed europei attraverso la partecipazione a progetti di catalogazione, messa in rete ed altri prototipi di ricerca su grandi archivi e biblioteche italiane ed europee;
- promuovere la divulgazione dei suoi obiettivi scientifici sia attraverso la pubblicazione di alcune Collane editoriali di una rivista scientifica sia attraverso l'organizzazione di corsi di formazione (sempre in collaborazione con il MIBACT).
LE CONVENZIONI STIPULATE.
Il COSME, allo scopo di perseguire gli obiettivi richiamati, ha stipulato convenzioni con le seguenti strutture:
- Università della Campania L. Vanvitelli;
- Università Statale di Milano;
- Università di Salerno;
- Université, Gutenberg-Universität Mainz;
- Universidad Autónoma de Madrid
- Istituto di Storia Moderna, UAM;
- Istituto di Storia Contemporanea, UAM
- Universidad Autónoma de Madrid Ediciones
- Paris 1, Panthéon-Sorbonne
- Archivio General de Palacio (Spagna)
- Direttore Generale "Formazione e Ricerca", MIBACT;'
- Direzione Genertale Degli Archivi; MIBACT;
- Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR);
- Istituto Centrale per il Calologo (ICCU), MIBACT;
- Biblioteca Nazionale di Naspoli;
- Biblioteca Nazionale di Roma
- Reggia di Caserta
- Real Sito di Carditello
- CNR, Istituto di Studi sulla Società del Mediterraneo, Napoli
Convenzioni in corso di perfezionamento:
- Università degli Studi di Catania;
- CNR, Beni Culturali di Palermo
PROGETTI DI RICERCA COMPETITIVI VINTI, LICENZIATI ED IN CORSO:
Il COSME ed il MIBACT (affiancati da un comitato promotore composto da diversi studiosi di Università italiane e del Ministero dei Beni Culturali) hanno concluso o in corso i seguenti progetti competitivi:
a) Il POR- FERS Campania, 2007- 2013 (Promoting the San Leucio fund in the Archive of the Royal Administration of the State of Caserta in the Royal Palace of Caserta) COSME - Reggia di Caserta (Rendicontato e chiuso nel 2018).
b) Progetto bando MIBACT, Inventariazione, digitalizzazione e messa in rete dell'Archivio delle Manifatture Cotoniere Meridionali (Bando della Direzione Generale degli Archivi del 7 gennaio 2016). (Rendicontato e chiuso nel 2018).
c) Il POR- FERS Campania, 2014-2020, Archivi e biblioteche, inventariazione e digitalizzazione della Biblioteca della Banca d'Italia di Caserta (POR in corso).
Altri progetti in corso di realizzazione:
d) Le regioni italiane per il MIBACT. Le Regioni italiane pensate per il MIBACT integrano le direttive del Codice dei Beni Culturali con le due convenzioni dell'Unesco: il paesaggio come Bene Culturale e la cultura immateriale come Bene Culturale. Progetto su fondi della Regione Campania e del MIBACT.
e) La piattaforma digitale per i Beni Culturali per la messa in rete di grandi archivi e biblioteche europee (ospita parti di alcuni importanti archivi storici italiani come l'Archivio Storico della Reggia di Caserta; l’Archivio delle Manifatture Cotoniere Meridionali; l'Archivio della Cartografia borbonica). Finanziato con fondi della Regione Campania e del MIBACT.
f) Realizzazione di un laboratorio di digitalizzazione, archiviazione e conservazione (COSME- Fondazione Real Sito di Carditello)
g) Valorizzazione del Real sito di Carditello tramite presentazione di percorsi di mostra cartografica (tramite totem - cartonati) e virtuali (tramite l’accesso ai documenti digitalizzati e presenti sulla piattaforma di archiviazione del COSME). Progetto COSME- Real Sito di Carditello, (Responsabile scientifico dott. Gregorio Angelini)
COLLANE EDITORIALI.
Collana italiana. Alle origini di Minerva trionfante: COSME-MIBACT (Collana cartacea e digitale)
Volumi stampati:
1. Alle origini di Minerva trionfante. Cartografia della protoindustria in Campania (secc. XVI-XIX), Vol. I Tomo I e II, a cura di G. Cirillo e A. Musi, Roma 2008
2. Alle origini della Minerva trionfante. Città, corporazioni e protoindustria nel Regno di Napoli nell'età moderna, a cura di F. Barra, G. Cirillo, M. Noto, Roma 2011
3. A. Puca, Alle origini della Minerva trionfante. L'impossibile modernizzazione. L'industria di base meridionale tra liberismo e protezionismo: il caso di Pietrarsa (1840-1882), Roma 2011
4.Giuseppe Cirillo, Verso la trama sottile. Feudo e protoindustria nel Regno di Napoli (secc. XVI-XIX), Roma, 2012
5. Giuseppe Cirillo, Alle origini di Minerva trionfante. Protoindustrie mediterranee: città e verlagsystem nel Regno di Napoli nell’età moderna, Roma, 2012
6. Caserta e l’utopia di S. Leucio. La costruzione dei Siti Reali borbonici, a cura di I. Ascione, G. Cirillo, G. M. Piccinelli, Roma 2012
7. M. A. Noto, Dal Principe al Re. Lo Stato di Caserta da feudo a Villa Reale (secc. XVI-XVIII), Roma 2012
8. Giuseppe Cirillo, Virtù cavalleresca e antichità di lignaggio. La Real Camera di S. Chiara e le nobiltà del Regno di Napoli nell’età moderna, Roma, 2012
9. Alle origini di Minerva trionfante. L'Unità d'Italia vista da San Leucio. I Siti Reali borbonici, Caserta e Terra di Lavoro nel processo di unificazione nazionale, Roma 2013
10. A. Di Falco, Alle origini della Minerva trionfante. La pratica decide non già la teorica. Giovan Nicola Del Mercato, la baronia del Cilento e il buon governo del territorio (sec. XVII), Roma 2016
11. G. Rescigno, Alle origini della Minerva trionfante. Lo Stato dell'"Arte". Le corporazioni nel Regno di Napoli dal XV al XVIII secolo, Roma 2016
12. L'Italia a cento anni dalla Grande Guerra. Miti, interpretazioni, politiche industriali, a cura di G. Cirillo, Roma 2018
13. Antonio Sancio. Platea di Carditello, a cura di F. Barra-A. Puca, Roma 2018
In preparazione:
14. Antonio Sancio. Platea di S. Leucio, a cura di G. Brancaccio (Roma 2019);
15. Antonio Sancio. Platea di Valle, a cura di A. Di Falco (Roma 2019)
Collana Europea. Documenti\monumenti dell'identità europea (COSME-MIBACT, Università italiane ed europee). Collana cartacea e digitale.
Articolazione della Collana
I sezione: Storia, memoria, identità
Si ospitano monografie (nelle principali lingue europee), sia che utilizzano importanti fonti documentarie sia che valorizzino aspetti storiografici, su temi che hanno caratterizzato l'identità europea.
II sezione; Archivi, libri, testimoni.
È dedicata agli Archivi ed alle biblioteche europee. Vi possono apparire monografie ma anche curatela di repertori documentari o bibliografici, stampe anastatiche di particolari documenti o libri. Nella programmazione ogni struttura individua dei fondi rilevanti da curare e pubblicare nella Collana.
III Sezione: Fondo diritto
Prevede la pubblicazione di monografie (o curatela di inediti) su grandi giuristi del Novecento italiano ed europeo;
IV Sezione: Le regioni italiane per il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e per il turismo
Si ospitano le grandi monografie dedicate alle Regioni italiane, prodotte con una chiave di lettura che riguarda i Beni Culturali. Questa collana è anche patrocinata dal MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, italiano).
Volumi stampati:
a) Giuseppe Cirillo, Emblems of power in Borbon Europe. Semantic serch poths on Historical Archives. Ontology by Francesco Moscato, (2018);
b)Le Regioni italiane per il MIBACT. La Puglia, a cura di Angelantonio Spagnoletti, dicembre 2017.
Volumi in corso di stampa:
c) The Modern State in Naples and Bourbon europe: historiografy and sources, by Giuseppe Cirillo (Internacional conference, Caserta-December, Monday 5th-Tuesday 6th), (2019);
d) The Europe of “decentralised courts”. Palaces and royal sites: the construction of the political image of the Bourbons: Italy, Spain, France, by Giuseppe Cirillo and Roberto Quirós Rosado (2019).
e) Le Regioni italiane per il MIBACT. La Basilicata, a cura di Antonio Lerra;
In preparazione:
a)Le Regioni italiane per il MIBACT. La Campania, a cura di Aurelio Musi e Maria Luisa Storchi;
b)Le Regioni italiane per il MIBACT. La Sicilia, a cura di Antonino De Francesco, Lina Scalisi e Daniele c)Malfitana;
c)Le Regioni italiane per il MIBACT. L’Abruzzo, a cura di Giovanni Brancaccio;
d)Le Regioni italiane per il MIBACT. La Calabria, a cura di Giuseppe Caridi;
e)Le Regioni italiane per il MIBACT. Il Molise, a cura di Elisa Novi Chavarria.
f)Umberto Scarpelli. Curioso di saperi, a cura di Pasquale Femia.
In preparazione:
Rivista digitale. Mo.do digitale. Collana di storia, scienze umane e di cultural heritage COSME-MIBACT, Università italiane ed europee.
LA PIATTAFORMA DEL COSME: digitalizzazione, messa in rete e prototipi per il trattamento di archivi e biblioteche digitali italiane ed europee,
La piattaforma è stata costruita non solo per la valorizzazione degli importanti Archivi e biblioteche europee, ma anche perché la digitalizzazione e messa in rete sarà effettuata tenendo conto di quelle che sono le direttive di standardizzazione dei dati digitati dagli Archivi pubblici italiani del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Soprattutto, uno dei punti prioritari è la collaborazione e supervisione del Sistema Archivistico Nazionale (SAN).
Il SAN ha rilasciato degli standard per l’annotazione e la pubblicazione di materiale archivistico. Seguendo i criteri del SAN sono state costruite le schede archivistiche di rilevazione. Inoltre, si è promossa l’attività di integrazione dei metadati SAN con gli standard della Comunità Europea dettati da Europeana, in modo da favorire l’interoperabilità degli Archivi Nazionali ed Europei in modo trasparente ed efficiente.
Il processo di digitalizzazione dei documenti presenti nell’Archivio della Reggia di Caserta ha prodotto materiale compatibile con standard/draft nazionali e internazionali, permettendo una più facile integrazione con altre biblioteche digitali.
In particolare, l’intervento di digitalizzazione dei documenti in archivio e la distribuzione del contenuto digitalizzato su rete Internet ha previsto:
- la digitalizzazione dei documenti cartacei in bassa, alta ed altissima risoluzione tramite l’ausilio di scanner e fotocamere digitali;
- la annotazione dei documenti digitali tramite la definizione (per singoli documenti o per gruppi) delle informazioni richieste dallo standard Dublin Core. Questo permette la memorizzazione di informazioni quali autore e data del documento, nonché informazioni di massima sull’intervento di digitalizzazione e sul contenuto del documento in questione;
- la memorizzazione dei documenti digitali su data-base ad alte prestazioni e ad alta affidabilità, nonché di copia dei documenti acquisiti digitalmente su supporti affidabili come DVD, Blue-Ray, etc.;
- catalogazione dei documenti digitali e delle copie per permettere ricerche e accessi veloci;
- predisposizione di servizi web secondo lo standard SOA per l’accesso, la ricerca e la visualizzazione dei documenti digitali;
- costruzione di un portale web per la visualizzazione dell’archivio tramite internet.
Il sistema di data-base e i servizi di ricerca e visualizzazione dei documenti digitali sono conformi allo standard di Biblioteche Digitali Italiane (http://www.iccu.sbn.it). I servizi web, in particolare, hanno implementato le interfacce richieste per l’accesso ai documenti digitali archiviati da parte di altre biblioteche italiane. Inoltre, la messa in rete dei documenti digitalizzati è compatibile con la normativa del portale “Cultura Italia”. I servizi web e i dati digitalizzati sono compatibili con lo standard internazionale OAI (Open Archives Initiatives) (http://www.openarchives.org/) per garantire l’interoperabilità con altri Archivi presenti su tutto il territorio internazionale.
I Sistemi per l’erogazione di servizi web sono progettati utilizzando tecnologie open source.
La parte di ricerca e presentazione (sul sito web) dei contenuti digitali è stata commissionata a ditte esperte del settore. La ricerca e la presentazione dovranno fare utilizzo delle tecnologie emergenti per la gestione di contenuti multimediali, quali Flash e Silverlight. La presentazione avrà lo scopo di accoppiare al documento ricercato immagini e presentazioni del sito di Caserta e della sua storia, onde favorire il turismo invogliando gli utenti a visitare dal vivo i siti storici collegati ai documenti.
Il processo di Digitalizzazione e Presentazione aggregata dei documenti digitalizzati ha utilizzato le tecnologie innovative descritte in una apposita relazione tecnica. In particolare, i documenti cartacei sono stati acquisiti in digitale e trasformati in termini di gamma, colore e contrasto in modo da migliorare la leggibilità degli stessi. Sono state quindi costituite delle Digital Library compatibili con gli standard di cui prima per l’accesso ai documenti digitalizzati. Inoltre, si è fatto uso delle tecnologie emergenti di multivisione, che permettono la presentazione di contenuti digitali a risoluzioni altrimenti irraggiungibili, aggregando inoltre diverse informazioni al contenuto da presentare.
Tali tecniche permettono la costruzione di veri e propri spettacoli multimediali incentrati sui contenuti e sul valore storico dei documenti digitalizzati, oltre a consentirne una presentazione più fruibile ed accattivante.
Il progetto utilizza nuove tecnologie informatiche per la scannerizzazione e l’archiviazione di grosse moli di documenti. Per quanto riguarda, inoltre, la presentazione dei documenti sul web, verranno utilizzate emergenti tecnologie multimediali per la predisposizione dei documenti ad una visita interattiva, comprendente anche informazioni sul territorio da cui provengono i documenti e sule strutture storiche ivi menzionate o ad essi correlate (Flash, Silverlight). Sono state altresì utilizzate tutte le tecnologie di recente standardizzate per l’archiviazione dei documenti elettronici. In primis tramite l’annotazione per mezzo di Dublin Core che ha permesso di etichettare i documenti per autore, processo di scansione, periodo storico, etc., e di inserire commenti utili per la classificazione dei documenti e quindi per facilitare una successiva ricerca tramite indicizzazione degli elementi contenuti all’interno del Dublin Core. L’interoperabilità con altri archivi/biblioteche sarà invece garantita dall’utilizzo degli standard OAI e BDI. Il primo standard prevede l’accesso a tutti i servizi di memorizzazione remota, indicizzazione, ricerca e recupero dei documenti, tramite lo standard WEB service SOA. Lo standard BDI permette di collegare l’archivio virtuale con altri archivi/biblioteche sul territorio nazionale. Per la parte di Presentazione delle risorse digitalizzate, è stata utilizzata la tecnologia innovativa di multivisione, descritta nella relazione tecnica allegata.
Descrizione delle attività del COSME, della tipologia dei laboratori, del server, dei prototipi di ricerca semantica sperimentati.
Il COSME è strutturato presso il Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" e ha attivato due laboratori (il primo interno al Dipartimento, il secondo interno alla Reggia di Caserta). Possiede inoltre un proprio server (è attivo uno specifico sito) in rete con i due laboratori su indicati e con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
I laboratori sono dotati di strumenti che permettono la digitalizzazione di grandi archivi cartacei, la messa in rete dei materiali digitalizzati e la conservazione dei materiali in digitale. Comprendono:
- 10 Postazioni di Lavoro per la digitalizzazione e lo sviluppo dislocate nei locali del Dipartimento di Scienze Politiche della SUN e nei locali dell’Archivio della Reggia di Caserta, complete di strumenti di scannerizzazione e stampa ad alta risoluzione;
- 4 Sistemi Server (4 Xeon E5, 64 GB Ram, 500 GB Storage Raid 1);
- 3 Sistemi Server per il portale (2 Xeon E5, 128 GB Ram, 500 GB Storage Raid 5);
- Server Disks per la Archiviazione, per un totale di 20 Tbyte in RAID 5 + Raid 1
- 10 Gbit/s di banda dedicata verso nodo GARR di Caserta (100 Gb/s sulla rete GARR);
- Server Blade HP CS250 per la creazione di Server e Storage Virtuali in ambiente Cloud. Configurato in alta affidabilità per l'esportazione di risorse di memorizzazione virtuali.
- Storage Server affidabile per un totale di 12TB di capacità effettiva;
- unità di Back Up Dati: 20 TB su supporto magnetico, + Back Up on demand su supporto ottico.
- 10 Postazioni Mobili di lavoro per la acquisizione dei documenti cartacei negli archivi;
- 2 Storage Server affidabili per aumentare la capacità di storage;
- 1 Sistema Server ad alte prestazioni da rack per la realizzazione del sistema di presentazione.
Queste attività comprendono la digitalizzazione, l’analisi e la memorizzazione di materiale di archivio cartaceo, l’archiviazione e la conservazione delle fonti digitali.
Le attività di digitalizzazione prevedono l’acquisizione in digitale dei documenti di interesse archivistico/storico. L’acquisizione avviene tramite l’utilizzo di apparati fotografici ad alta risoluzione o di appositi scanner piani, a seconda del grado di conservazione e del formato del documento da acquisire.
A seconda del formato e dello stato del documento, vengono applicati opportuni filtri di trattamento e compressione di immagini. Nel caso si tratti di testo, si provvede all’identificazione del testo con diversi approcci OCR.
Il documento digitalizzato viene inserito in una “teca digitale”, conforme a diversi standard nazionali ed internazionali (MAG, Dublin-Core, NIERA, ICCU, LOD-LAM, Europeana etc.).
L’obiettivo è quello di rendere gli oggetti (digitali) archiviati interoperabili con i vari standard di archiviazione digitale presenti in letteratura e presentati dai vari organismi di standardizzazione.
I documenti digitalizzati e le teche stesse vengono inserite in repository digitali ad alta affidabilità, e degli stessi viene regolarmente prodotta una copia di back-up su supporto magnetico e ottico.
I repository possono essere oggetto di ricerca dei documenti in essi memorizzati. Le ricerche vengono rese possibili dai metadati archivistici accoppiati ad ogni documento.
Il sistema di Archiviazione e di Annotazione verrà offerto utilizzando le recenti architetture Cloud. In questo modo verranno offerti, a chi ne fa richiesta, dei servizi Cloud per:
- La creazione e l'utilizzo di storage virtuali per la conservazione a norma, con determinate qualità del servizio (alta affidabilità, resiliency, performance). Gli enti e gli utenti che ne faranno richiesta, avranno a disposizione un sistema di memorizzazione trasparente, simile a prodotti come Dropbox o Microsoft One, che sia conforme con le norme di conservazione digitale e con le qualità del servizio richieste,
- La creazione di teche digitali per l'Archiviazione a Norma
- L'annotazione dei documenti archiviati, sia con informazioni d'archivio, che relative al contenuto dei documenti.
- La gestione di un Servizio a richiesta di creazione di supporti ottico-magnetici per la migrazione fisica dei dati verso altri sistemi di archiviazione.
- La Ricerca semantica dei documenti rispetto alle informazioni annotate,
- Presentazione dei reperti archiviati, e correlazione con altre fonti di informazioni (dati GIS, dati geografici, territoriali, wikipedia, social network etc.)
Le annotazioni semantiche del materiale d’archivio avviene a più livelli e tramite l’utilizzo di ontologie basate su OWL.
Il primo livello, quello di archivio, contiene le annotazioni semantiche relative:
- alle informazioni archiviazione (autori, archivisti, data e luogo della stesura originale, data e luogo dell’archiviazione, descrizione dell’Archivio in cui sono stati conservati i documenti etc.);
- alla descrizione del loro contenuto.
La descrizione del dominio di interesse con cui annotare il contenuto dei documenti viene sviluppato utilizzando ontologie in logica OWL, tramite l’ausilio di strumenti software open source come Protege.
Per l’annotazione dei documenti digitalizzati, si utilizza un software sviluppato all’interno delle attività del laboratorio che produce documenti esterni a quello digitalizzato, contenente tutte le informazioni semantiche relative al suo contenuto.
I documenti digitalizzati vengono accoppiati alle relative annotazioni direttamente sul repository dei documenti archiviati.
Al fine di sperimentare nuove tecniche di analisi dei contenuti dei documenti, si è proceduto a sviluppare e sperimentare una metodologia di analisi semantica basata su analogie e metafore.
Questa metodologia consiste nella definizione di più domini di interesse e nella definizione di regole metaforiche e di analogia che correlano elementi di una ontologia con un’altra.
In tal modo, è possibile ritrovare correlazioni tra informazioni nascoste (ovvero difficili da ricavare) all’interno dei documenti digitalizzati, non ragionando direttamente sul dominio di interesse dei documenti archiviati, ma ragionando sui domini correlati tramite metafore od ontologie.
I due laboratori della struttura stanno realizzando tre prototipi, aperti ai Paesi europei, di digitalizzazione e messa in rete di grandi archivi: sull’Archivio del Sito Reale di S. Leucio; sulla cartografia dei Siti Reali borbonici; sul percorso teorico che porta alla costruzione delle ontologie (realizzato da studiosi di scienze umane e da ingegneri informatici).
I primi due prototipi sono dei dimostratori di come si applica la ricerca semantica, per la costruzione delle ontologie, su singoli archivi; l’ultimo, invece, è la ricerca teorica che si propone per i Paesi europei che aderiscono agli standard di Europeana. È la storia di tre grandi archivi europei, due dei Borbone ed uno dei Savoia, e di come sono stati studiati (con approcci interdisciplinari fra i diversi settori delle scienze umane) per approdare ad un popolamento dati basato su un linguaggio semantico comprensibile agli ingegneri informatici (quello dei linguaggi retorici e delle metafore). Poi la mappa delle metafore emerse, il frutto del lavoro degli umanisti, è stata trasformata in “ontologie” dagli ingegneri informatici.
Estensione delle attrezzature del laboratorio
Il Laboratorio COSME possiede cinque server per la prototipazione di servizi di archiviazione ad alte prestazioni (quadriprocessori Xeon, 64 GB di RAM); 6 workstation per lo sviluppo e per le attvità di laboratorio. Una sala server con: 2 Unità server Disk ad alta capacità e ad alta affidabilità per le attività di storage e archiviazione; 3 Unità rack server quadriprocessori con 64 Gbyte di Ram per il providing dei servizi realizzati nel laboratorio; Una sistema HP Blade per la creazione di macchine virtuali on Demand(4 Blade ognuno con 64 Gbyte di Ram, Quadriprocessore Xeon). Una stazione di montaggio Video iMac 27; Unità di Storage ad alta affidabilità (tutte le unità in configurazione RAID 10) per un totale di 25 TB di storage. Unità esterne di storage per un totale di 30 TB.
Nel Laboratorio è presente una stampante 3D e una stazione di prototipazione elettronica (componenti elettronici, elettro-meccanici; arduino; raspberry etc.).
Sono inoltre disponibili 2 Stazioni per la scansione di documenti.
Il laboratorio mette a disposizione servizi per lo storage, la metadatazione e l’archiviazione di documenti di rilevanza storica.
Il laboratorio inoltre è provvisto di 4 postazioni per la digitalizzazione di documenti, composte ognuna da uno scanner planetario (METIS EDS GAMMA) e di una postazione per il trattamento del materiale acquisito, dotato di fotocamera ad alta risoluzione, di un sistema brevettato di illuminazione per non danneggiare i documenti da acquisire, e di un piano basculante a V per il trattamento di materiale di pregio.
Infine, il Laboratorio Cosme è dotato di due scanner robotizzati (METIS DRS 1300 DCS) e di relative workstation di controllo e gestione, dotate di ripiano con piani mobili robotizzati per il posizionamento di materiale di pregio e delicato, e di un sistema robotizzato di per la digitalizzazione, ideale per cartografie, libri antichi, pergamene, tessuti e tele dipinte, con la possibilità di acquisire anche informazioni 3D sugli elementi acquisiti.
Al fine di sperimentare diversi approcci di analisi dei documenti archivistici, una delle attività del COSME consiste nell’annotazione semantica dei documenti archiviati.
Al fine di gestire qualità del servizio di archiviazione ottimali, è stato necessario acquisire nuove strumentazioni e supporti per la memorizzazione e l'acquisizione dei reperti di archivio. Inoltre, deve essere istanziato almeno una replica del laboratorio ad una distanza di almeno 20 Km per motivi di affidabilità: la replica del laboratorio deve consentire il recupero dei dati anche con il verificarsi di eventi catastrofici nel laboratorio principale.
Le attrezzature acquisite per completare il laboratorio principale e da acquisire per allestire il laboratorio secondario devono includere l'acquisto di:
- Infrastrutture di rete opportune per il collegamento dei laboratori (eventualmente con canali dedicati);
- Infrastrutture di rete locali;
- Server Disk per raggiungere capacità di memorizzazione affidabile fino ai PetaByte
- Server Blade per la virtualizzazione di risorse e l'erogazione dei servizi Cloud
- Server da Rack per la gestione dei dati, la prototipazione, l'implementazione, il testinge e l'erogazione di servizi e funzionalità
- La costruzione di sale server affidabili (con impianti di raffreddamento, alimentazione opportuna, insonorizzazione, protezioni dalle intrusioni etc.)