Nell'ambito del Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli operano i seguenti Gruppi di ricerca:
Artificial Procreation and New Forms of Parenthood
Responsabile: Prof.Stefano Deplano
Componenti: Francesca Carimini, Adele Pastena, Angelo Zotti, Pasquale De Franciscis, Laura Lamberti, Valeria De Oto, Aldo Amirante, Claudia Iodice, Amalia Franciosi.
Linee di ricerca:
Progresso sociale ed evoluzione delle tecniche procreative consentono di attribuire nuovi significati ai concetti di “discendenza”, “filiazione”, “figlio”. Essi, infatti, si basano oggi su una genitorialità che identifica una relazione non necessariamente genetica. L’utilizzo di tecniche riproduttive vietate dal nostro ordinamento giuridico, del pari, svincola la riproduzione dai tratti caratterizzanti della genitorialità: gravidanza e gestazione.
Il gruppo di ricerca, avvalendosi di un team interdisciplinare (giuristi, in particolare civilisti, sociologi e medici), intende mettere a confronto il progresso scientifico in materia di procreazione assistita con le sue implicazioni giuridiche.
Le disposizioni in materia di successione ereditaria e azioni di stato, maternità, adozione e unioni civili, oltre alla l. 40/2004 sulla p.m.a., non dettano una disciplina esaustiva, ad esempio, in merito alle richieste di riconoscimento delle relazioni giuridiche che si stabiliscono tra il nato ed i suoi genitori oppure ai profili ereditari derivanti dal ricorso ad alcune tecniche di fecondazione. Ulteriori profili indagati dal gruppo di ricerca sono il riflesso dell’orientamento sessuale dei genitori (biologico e sociale) sui criteri per l’attribuzione della genitorialità ed il diritto di esprimere il consenso all’utilizzo di materiale biologico in un periodo successivo alla morte del soggetto-fonte.
Diritti umani e nuove tecnologie digitali: profili di diritto internazionale e comparato nell' area del mediterraneo
Responsabile: Prof. Gian Maria Piccinelli
Componenti: Ida Caracciolo, Francesca Graziani, Andrea Borroni, Andrea Russo, Anna Marotta, Francesco Gaudiosi.
Linee di ricerca:
L’intera area del Mediterraneo si confronta oggi, insieme ad altre aree del nostro globo, con le immense sfide di gestione e regolazione sia dei flussi migratori, sia dello sviluppo e della diffusione delle nuove tecnologie digitali. Si tratta di settori complessi che richiedono di essere letti congiuntamente per il profondo impatto che presentano rispetto alla qualità della vita umana, unitamente all’esigenza di trovare e condividere adeguate forme di protezione dei diritti fondamentali di ogni essere umano. In questo senso i diritti umani rappresentano un sistema valoriale che può guidare anche i processi di sviluppo sociale, culturale, economico e tecnologico. Ma, nello stesso tempo, le nuove tecnologie offrono potenti strumenti di conoscenza e trasparenza che possono sostenere i percorsi di tutela di quei diritti. L’analisi congiunta di questi fenomeni nel contesto mediterraneo può offrire, quindi, spunti innovativi per la riflessione giuridica internazionalistica e comparatistica, nonché per le possibili riforme dei meccanismi di tutela dei diritti umani, dei sistemi di governance delle migrazioni e della regolazione dei processi di sviluppo delle tecnologie digitali. Queste trasformazioni giuridiche, infatti, nella prospettiva della profonda connessione tra i diversi fenomeni sociali ed economici nel contesto globale, impattano sia sulle reazioni tra stati, sia sui processi nazionali di riforma.
Realtà Aumentata e Story-Telling Automatizzato per la valorizzazione di Beni Culturali ed Itinerari
Responsabile: Prof. Giuseppe Cirillo
Componenti: Francesco Eriberto d’Ippolito, Alba Amato, Amalia Franciosi, Claudia Iodice, Carmen Saggiomo, Paola Viviani, Angelo Di Falco, Antonio Tisci, Serena Santis.
Linee di ricerca:
Il Gruppo di Ricerca si muove su più binari, all'interno degli interessi e delle linee di ricerca seguite dalla struttura del COSME. Quist'ultimo si occupa di prototipi per il Cultural Heritage in merito alla predisposizione di story telling, ontologie e biblioteche virtuali.
Pertanto, le linee guida della ricerca seguite dal Gruppo e i suoi obiettivi sono anzitutto rivolti ai grandi archivi e bibliotecha storiche nazionali ed europee. Difatti il Gruppo di Ricerca è impegnato nella valorizzazione e nello studio del materiale ivi contenuto, anche attraverso una stretta sinergia con studiosi di altre realtà italiane e ricercatori stranieri. Esso si occupa inoltre della sperimentazione di prototipi di ricerca per la digitalizzazione e la messa in rete del materiale librario e non custodito in tali grandi archivi e biblioteche europee. Come anche la valorizzazione dei territori e dei suoi Beni Culturali per mezzo della creazione di strumenti atti a facilitare e/o implementare la fruizione di percorsi di visita che sfruttino la realtà virtuale e aumentata che si serve della strategia comunicativa dello story telling, sì da venire incontro alle esigenze dell’utente.
Ciò comporta la partecipazione a progetti competitivi su fondi regionali, nazionali ed europei, nonché la formazione di studiosi che potranno così acquisire la competenza appropriata a sapersi muovere nel settore dei Beni Culturali italiani ed europei, attraverso la partecipazione a progetti di catalogazione, messa in rete e costruzione di prototipi di ricerca relativi ai poli cui esso si dedica. Ancora, il Gruppo di Ricerca promuove la divulgazione dei suoi obiettivi attraverso pubblicazioni scientifiche.
Political, legal, and, sociological, profiles of phrenological research in Italy
Responsabile: Prof.Antimo Cesaro
Componenti: Francesco Eriberto d'Ippolito, Francesca Canale Cama, Elvira Falivene, Carmen Saggiomo, Antonio Tisci, Angelo Volpe, Michele Lanna, Aldo Amirante, Claudia Iodice, Angelo Zotti, Giuseppe Maria Ambrosio. Per il Dipartimento di Psicologia: D’Agnese, Palermo, Barbato, Spagnoli. Per il Dipartimento di Giurisprudenza: Pignata, Brindisi, Di Carluccio, De Rita, Argenio.
Linee di ricerca:
Il Progetto di Ateneo Political, legal and sociological profiles of phrenological research in Italy (FREIT), inserito nel Programma V:ALERE 2019 e diretto dal Principal Investigator Antimo Cesaro, studia l’impatto sociale della frenologia (dal greco phrén, “mente” e lógos, “studio”), dottrina medico-scientifica inaugurata a Vienna dall’anatomopatologo Franz Joseph Gall alla fine del’700. Gall postulò la suddivisione del cervello in 27 aree cerebrali, funzionalmente indipendenti e responsabili di specifiche facoltà mentali, affermando la possibilità, mediante opportuna misurazione anatomica, di cogliere le peculiarità caratteriali dei singoli individui.
Nei primi decenni dell’Ottocento la frenologia tracciò un inedito programma di profilassi morale a carattere scientifico, fornendo una teoria esplicativa e regolativa dei comportamenti del singolo e dell’intera società. Particolari risultati si registrarono in ambito giuridico, dove la frenologia contribuì all’emersione della moderna teoria dell’imputabilità e alla valorizzazione della perizia medica in sede processuale, nonché in ambito clinico, sotto il profilo dell’individuazione del “soggetto folle” e di inedite terapie di cura degli alienati. Attratto nel movimento filosofico e culturale del positivismo, il sapere frenologico – talora strumentalmente distorto – finì inoltre per avallare “scientificamente” le aspirazioni politiche dei nazionalismi fin de siècle, il razzismo scientifico e l’antropologia criminale lombrosiana.
The Succession Phenomenon in the Digital Age Between Reform Perspectives and Application Problems
Responsabile: Dottoressa Isabella Martone
Componenti: Maurizio D’Arienzo, Clara Mariconda, Domenico Giovanni Ruggiero
Linee di ricerca:
Nel ripercorrere le profonde trasformazioni che la rivoluzione tecnologica sta determinando nella complessità dei rapporti giuridici, la ricerca si propone di indagare i nuovi scenari riconducibili alla proiezione del fenomeno successorio nel moderno contesto digitale. Segnatamente, l’indagine mira a individuare concrete soluzioni sul piano del diritto civile transnazionale, coniugando l’operatività dei meccanismi di devoluzione ereditaria con i rinnovati interessi meritevoli di protezione costituzionale nell’era digitale. Nello specifico, infatti, l’eterogeneità dei contenuti del relictum, comportando un singolare intreccio di interessi patrimoniali e non patrimoniali, rende indispensabile ricercare il complesso punto di equilibrio configurabile tra la piena disponibilità della ricchezza, reale e virtuale, riconosciuta al soggetto “titolare” per il tempo successivo alla propria morte, e la garanzia della riservatezza della sua personalità. Obiettivi primari della ricerca si rivelano dunque la definizione di un nuovo ruolo per l’autonomia privata nelle dinamiche mortis causa, stante la maggiore idoneità dei meccanismi contrattuali rispetto alla complessità della vicenda devolutiva e dell’identità digitale, e la rimodulazione del controverso rapporto tra trasmissione e riservatezza nell’ottica di assicurare, nel rispetto dei principi costituzionali e dell’art. 2 terdecies, comma 2, cod. privacy, l’integrale devoluzione del patrimonio del de cuius.